Ferro! Che passione, che fascino!
Torchio tipografico, una storia da svelare.
Torchio tipografico e il macchinario per la cordonatura rappresentano la sfida, la passione e la curiosità del momento. Sono due “curiosi” macchinari d’epoca che adesso occupano un posto privilegiato nel nostro magazzino.
Sono:
1. Un torchio tipografico. Un macchinario usato per la stampa dei libri, giornali e manifesti dal XV secolo fino agli 1850 circa.
2. Un macchinario per la cordonatura della carta, che crea una traccia su cartoni e cartoncini (la carta spessa) per facilitare la piegatura.
Maestosi e silenti, in un angolo buio, ci hanno attratti questi imponenti macchinari. La lavorazione, la bellezza del ferro, il suo colore, il gioco degli ingranaggi, quanti misteri nascondono.. quante storie possono raccontare..
Visto che non si tratta del nostro ambito lavorativo ne sappiamo ben poco.. Ma, da appassionati di meccanismi, ci stiamo documentando! Il torchio offre un sistema di stampa che, in breve, funziona in seguente modo..
Per ottenere un foglio stampato:
– Si sistema sul carrello mobile la forma di stampa, (che poteva contenere caratteri o disegni fatti in piombo e rivolti verso l’alto). Poi la forma si inchiostra con un rullo..
– Sopra, si posiziona la pagina da stampare e si copre con una carta più spessa per la protezione. Facendo scorrere il carrello in avanti si posiziona il tutto sul piano (timpano) esattamente sotto alla platina (il piano di stampa).
-Si aziona la barra del torchio e il piano di stampa si abbassa sul timpano. Si esercita in questo modo una pressione fortissima e l’inchiostro si trasferisce sulla pagina.
Per far funzionare la macchina, ci volevano due persone. La prima, “il battitore” che inchiostrava la forma di stampa, la seconda ” il torcoliere” azionava la macchina e poi trasferiva il foglio stampato, (per asciugarlo), mentre il primo inchiostrava di nuovo..
Un sistema di stampa ormai superato.. ancora nei lontani anni 1847, quando fu brevettata la macchina di stampa rotativa. Ma abbiamo scoperto che alcuni macchinari simili sono stati usati addirittura nel 2001. Si tratta di due torchi firmati Albion dell’Amos Dell’Orto (azienda…) presso la Tipografia Moderna del Comm. Arnaldo Belloni di Nizza Monferrato (AT), diretta dalla figlia Marisa. Il motivo, era la comodità per le piccole tirature (la quantità delle copie stampate), quando la preparazione di una qualunque macchina tipografica contemporanea e superveloce richiedeva una dispendiosa preparazione per tropo pochi fogli.
Ci piace anche notare che la passione di sporcarsi le mani sta tornando in voga. Quanti appassionati di: “rubber stamps” appaiono sui social networks, alcune tipografie organizzano incontri e workshop, permettendo di usare gli antichi macchinari in loro possesso. Ci piacerebbe far ripartire il nostro torchio e sporcarci un pò le mani…
Ma per adesso,.. ammiriamo la sua bellezza!
Un’altra nota,.. Pare che l’idea di costruire una macchina così sia arrivata a Johannes Gutenberg facendo alcune modifiche ad uno strettoio da vino. La prima era di legno e fu commissionata ad un falegname nel 1444 Conrad Saspach, di Magonza. Dal primitivo e ingombrante macchinario di legno di epoca pre-industriale, si giunse ai sistemi più piccoli ma considerevolmente più robusti (tutti in metallo) del periodo della rivoluzione industriale. Non possiamo non apprezzare questo passaggio, dal legno, al materiale, a noi così caro come metallo.
In futuro, (e ve lo racconteremo) studieremo meglio le sue parti e il funzionamento. Naturalmente, (ed è il minimo) visiteremo il museo della Stampa e Stampa D’arte a Lodi, quello di Leonardo da Vinci a Milano, dove potremo ammirare alcuni “simili superstiti” del nostro torchio. Speriamo che la sua storia ci porterà ancora più lontano.. Ci sono appassionati e studiosi che hanno collaborato e collaborano con il Politecnico di Milano, “sul tema” Tipografie che usano dei macchinari d’epoca simili, e “corsi di Incisione a Brera”.
Forse conoscete anche voi qualche restauratore che maneggia maestosamente il ferro? Scriveteci!
Torchio tipografico
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